Come migliorare la Centrale Rischi Banca d'Italia: 6 suggerimenti che fanno la differenza
Che cos'è
La Centrale Rischi è un report che contiene tutte le informazioni trasmesse mensilmente a Banca d’Italia dalle banche e dagli intermediari del credito.
Che cosa contiene
Le informazioni relative alle diverse tipologie di esposizioni finanziarie, tra cui:
- affidamenti a breve termine: linee di credito suddivise tra cassa, anticipo fatture, sbf, promiscuo, antexport, finimport;
- mutui e finanziamenti: prestiti a lungo termine con rimborso rateale con o senza garanzia ipotecaria;
- leasing: contratti di locazione finanziaria finanziaria attraverso cui un bene viene concesso in uso a fronte di un pagamento rateale;
- factoring: cessione dei crediti commerciali a terzi;
- garanzie commerciali e finanziarie: garanzie fornite per assicurare il pagamento di obbligazioni o crediti;
- fidejussioni dei garanti: garanzie personali o aziendali in cui una terza parte si impegna a coprire il debito in caso di insolvenza del garantito;
- garanzie reali: garanzie legate a pegni o ipoteche.
A chi serve
- Alle banche e alle società finanziarie, per valutare l’esposizione finanziaria dell’azienda. I dati contenuti nella Centrale Rischi vengono elaborati mensilmente dall’algoritmo di ciascuna banca per il calcolo del rating e la sua incidenza è molto rilevante perché è un elemento dinamico.
- Alle
imprese
che devono monitorare le percentuali tra accordato e utilizzato poiché una gestione ottimale delle linee di affidamento gli permette di migliorare il rating e spuntare migliori condizioni economiche.
Quali sono i principali punti di debolezza che si possono rilevare?
Eccone alcuni:
- elevato utilizzo delle linee di affidamento: se le linee di credito relative allo smobilizzo o a revoca vengono utilizzate oltre l’80%, ciò può indicare una dipendenza eccessiva dal credito, generando una percezione di alto rischio da parte delle banche;
- sconfini sulle linee di credito: gli sconfini (utilizzo oltre l’accordato) su medio termine, cassa, fin-import e autoliquidanti sono un segnale di cattiva gestione e di tensione finanziaria, e determinano con forte rischio di revoca degli affidamenti;
- crediti scaduti impagati: la qualità del credito rappresenta un importante parametro di valutazione della solvibilità dell’azienda e la sostenibilità del debito;
- riduzione delle linee di affidamento: le banche possono decidere di ridurre gli affidamenti alle aziende che hanno un rating non performante, soprattutto se il loro utilizzo è costantemente superiore all’80% e in presenza di sconfini;
- rilascio di garanzie in eccesso: garanzie troppo elevate rispetto ai fidi riduce l’accesso al credito e crea una situazione di vulnerabilità finanziaria;
-
past due: quando le posizioni scadute o sconfinate persistono per oltre 90 giorni, le banche le considerano come fortemente problematiche e possono segnalare il cliente come ad alto rischio.
6 suggerimenti per migliorare la propria Centrale Rischi e ridurre la percezione del rischio da parte delle banche
- Evitare sconfinamenti, anche lievi: gli sconfini, in particolare sul medio-lungo termine e sulla cassa, devono essere evitati, poiché rappresentano un segnale di squilibrio finanziario;
- verificare le segnalazioni: è importante analizzare attentamente ogni mese la Centrale Rischi per verificare gli utilizzi, gli sconfini e le corrette segnalazioni delle banche;
- limitare l’utilizzo del fido di cassa: utilizzare il fido di cassa oltre il 50% può essere un segnale negativo, quindi è consigliabile ridurne l’impiego;
- distribuire i rischi: è meglio distribuire i rischi su più istituti di credito, per evitare di concentrare linee di affidamento o esposizioni su una singola banca in caso di insolvenza dei clienti;
- evitare la concentrazione del rischio: concentrare i rischi su un singolo istituto di credito può portare a conseguenze gravi in caso di difficoltà finanziarie;
-
gestire le Past due: è essenziale evitare che posizioni scadute o sconfinate superino i 90 giorni per non incorrere in segnalazioni negative che pregiudicano l’accesso al credito.
Come richiedere la CR della tua azienda?
Banca d’Italia invia gratuitamente ogni mese la visura Centrale Rischi a tutte le imprese che ne facciano richiesta, attraverso lo SPID del legale rappresentante o delegato.
Basta accedere al sito
www.bancaditalia.it, con una sola richiesta sul portale Banca d’Italia invia la Centrale Rischi per 12 mesi.
Quando è disponibile?
Tra il giorno 1 e il giorno 5 di ogni mese, ed è relativa all’ultimo giorno del penultimo mese precedente (es. il 5 maggio è disponibile la CR del 31 marzo).
In sintesi
La Centrale Rischi è uno strumento fondamentale per monitorare la salute finanziaria di imprese, in quanto, fornisce alle banche e agli intermediari informazioni cruciali per la valutazione del rischio creditizio ed impattano in modo significativo sul rating. Una gestione attenta delle linee di credito, la prevenzione di sconfinamenti e il controllo della propria esposizione finanziaria sono elementi chiave per mantenere una buona reputazione creditizia.
Le aziende, quindi, devono prestare particolare attenzione ai segnali negativi come crediti impagati o utilizzo eccessivo delle linee di credito, e adottare strategie volte a migliorare il proprio profilo nella CR, distribuendo i rischi e verificando la correttezza delle segnalazioni. Richiedere e analizzare regolarmente il report della Centrale Rischi aiuta a mantenere sotto controllo la propria azienda, facilita il dialogo con le banche, migliora l'accesso al credito e permette di ottenere condizioni economiche più vantaggiose.




